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VULNERABILITA’ ALL’ADDICTION

Per comprendere i meccanismi evolutivi durante l’adolescenza è necessario considerare, oltre all’aspetto “maturativo” del cervello, anche la presenza di fattori di rischio, cioè il concetto di “vulnerabilità”.

Alla base di questo concetto vi è una teoria, secondo la quale esiste una variabilità individuale che assieme alla maturità cerebrale spiega perché alcuni adolescenti sono particolarmente a rischio nell’assumere comportamenti pericolosi o devianti. Gli adolescenti hanno la tendenza ad assumere maggiori rischi a causa di un naturale “sbilanciamento” nello sviluppo delle regioni cerebrali, in particolare per la precoce maturazione del sistema limbico rispetto alla neocorteccia.

Fig 1

Il grafico A mostra l’evoluzione della corteccia prefrontale (PFC) rispetto all’età (linea grigia), mentre il grafico B mostra la differenza tra l’evoluzione della corteccia prefrontalee (linea grigia) e del nucleo accumbens (linea rossa). Le due linee durante l’adolescenza restano separate (spazio indicato dalla freccia) per ricongiungersi solo all’inizio dell’età adulta (20-21 anni d’età). Mentre la PFC segue uno sviluppo continuo e lineare nel tempo della sua funzionalità, il nucleo accumbens (NA) raggiunge il picco maturativo già durante l’adolescenza.

Diversi studi epidemiologici e clinici hanno inoltre evidenziato la frequente associazione tra esperienze infantili avverse e aumento della vulnerabilità all'uso di sostanze psicoattive. Esperienze di abuso, di abbandono, unitamente a traumi psicologici avvenuti in età adolescenziale, rappresentano fattori di rischio per lo sviluppo sia di disturbi mentali che di quelli da uso di sostanze stupefacenti. Negli adolescenti inoltre, l’esposizione a stress acuti e cronici rappresenta una potenziale situazione di rischio rispetto alla vulnerabilità all’uso di sostanze ed è in grado di influenzare anche la transizione verso stati di dipendenza patologica o verso le ricadute. Diverse ricerche in ambito genetico hanno poi dimostrato un’associazione tra l'aumento della vulnerabilità alla tossicodipendenza e polimorfismi genetici in ragazzi con esperienze irrisolte d’abuso. La conseguenza di ciò sono alterazioni permanenti a carico del sistema nervoso centrale con ripercussioni sia sul piano neurobiologico che comportamentale nell’adolescente.

Fig 2

Nella parte superiore l’andamento della maturazione della corteccia cerebrale (azzurro chiaro) di soggetti in età evolutiva (dai 7 ai 13 anni di età) con disturbi comportamentali. Nella parte inferiore l’andamento della maturazione corticale in soggetti della stessa età ma senza disturbi comportamentali.  Fonte: National Institute of Health (NIH).

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