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EFFETTI CRONICI delle sostanze stupefacenti

Le moderne tecniche di neuroimmagine hanno dimostrato che il consumo, anche occasionale, di droghe e alcol può causare alterazioni macro e microstrutturali, funzionali e metaboliche nel tessuto cerebrale. La reversibilità delle alterazioni cerebrali è possibile con la cessazione del consumo, grazie al ruolo della plasticità cerebrale per il recupero cognitivo lontano dall’effetto delle droghe e alcol, ma tutto ciò richiede tempo. Una sostanza stupefacente lascia sempre un’impronta neuro cognitiva e mnesica sul Sistema Nervoso dell’uomo. Perciò, non si può fare a meno, all’interno di un approccio bio-psico-sociale, di considerare gli effetti delle droghe sul cervello anche a distanza di giorni o mesi dall’assunzione. Di seguito alcuni esempi sul mantenimento degli effetti neurotossici cronici a livello cerebrale, in soggetti consumatori cronici di droga.

Fig 1

Figura 1 - Sezioni assiali del tessuto cerebrale in un soggetto che consuma abitualmente eroina inalata (prima fila di immagini) con segni di demielinizzazione della sostanza bianca a livello del cervelletto, della corteccia occipitale e parietale bilateralmente (zone chiare). Nella seconda fila di immagini (segnate dal riquadro) le stesse aree cerebrali evidenziano un peggioramento del quadro clinico con aumento progressivo della demielinizzazione nonostante 6 mesi di astinenza dalla sostanza stupefacente (Fried P. et al., 2005).

Fig 2

Figura 2 - Nell’immagine in basso il normale livello di funzionamento del cervello è indicato in giallo/rosso (tanto giallo equivale a un adeguato metabolismo ossia un  normale flusso sanguigno cerebrale). Nella prima riga dall’alto un esempio di normale funzionamento del cervello che non assume droga. Nella riga centrale un cervello che assume cocaina in astinenza da 10 giorni. è evidente la riduzione del flusso sanguigno (poco giallo). L’ultima riga dimostra lo stesso cervello che assume cocaina dopo 100 giorni di astinenza. Dopo più di 3 mesi il metabolismo cerebrale non è ancora tornato a valori normali di funzionamento.  Il dato sconvolgente è proprio questo mancato recupero metabolico nonostante i 100 giorni di astinenza (Volkow ND, et al., 1992)

Fig 3

Figura 3 - Funzionamento neuropsicologico nei consumatori di marijuana adolescenti dopo un mese di astinenza. Sono stati osservati deficit (p<.01) della velocità psicomo­toria, dell’attenzione complessa, dell’apprendimento verbale e della capacità di ripetere sequenze (Medina, Hanson et al., 2007).

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